Keith Richards, cinque aneddoti incredibili sulla sua vita

Dalla morte in culla scansata alle ceneri del padre, cinque incredibili aneddoti sulla leggendaria vita di Keith Richards

Keith Richards è sicuramente uno dei personaggi più incredibili nella storia del rock.

A più di 80 anni il chitarrista dei Rolling Stones ha raggiunto lo status non solo di leggenda ma di vera e propria figura mitologica dotata di super poteri.

Così come Ozzy Osbourne, forse il collega che più gli si avvicina in termini di epicità, Richards si è reso protagonista di alcuni episodi al confine tra la fantasia e la realtà.

La grande domanda che molti si fanno su 'Keef' riguarda quella che sembra essere la sua apparente immortalità - tante sono state le volte che ha sfiorato la morte - ma sono davvero tanti i racconti che si potrebbero fare sul leggendario chitarrista britannico.

Andiamo a scoprirne alcuni insieme.

La culla bombardata

Le storie incredibili di Keith Richards cominciano già appena nato quando, leggenda vuole, nel 1944 scampò ad un bombardamento.

Londra si trovava sotto attacco durante la II Guerra Mondiale e i raid aerei dei tedeschi si intensificavano sempre di più sulla capitale britannica.

Richards e sua madre vennero allontanati dalla loro abitazione e ricollocati in un'area protetta, lontana dalla linea di fuoco.

Quando tornarono nel loro quartiere videro che alcuni vicini erano morti durante i bombardamenti e che la culla che fino a poco prima ospitava il futuro chitarrista degli Stones era stata centrata in pieno da una bomba V-1.

Keith Richards, cinque aneddoti incredibili sulla sua vita
PHOTO CREDIT: Elena Di Vincenzo

Un letto in fiamme

Al top della 'forma', negli anni '70, le nottate di Keith Richards potevano essere intense, anche quando virtualmente era intento a dormire.

Storia nota è che I Can't Get No Satisfaction sia stata praticamente scritta e registrata in dormiveglia, grazie al registratore portatile e la chitarra che aveva sempre accanto al comodino.

Ma in un'altra situazione notturna, Keith si trovò avvolto dalle fiamme mentre alloggiava in un hotel di Los Angeles.

Crollato a letto con la sigaretta in bocca, non si accorse che le lenzuola avevano preso fuoco.

La reazione, pare, fu perfettamente nel suo stile: senza scomporsi andò in bagno, prese un bicchiere d'acqua e cercò di risolvere la questione da solo.

E quello di Los Angeles fu solo uno di numerosi incidenti di questo tipo.

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