05 luglio 2024

Slash e i 'ricordi sbiaditi' del periodo blues

Il chitarrista dei Guns N'Roses parla dell'avventura a metà anni '90 con i Slash's Blues Ball e dei ricordi sbiaditi di quel periodo

Slash ha parlato dei pochi ricordi che gli restano del periodo in cui, subito dopo aver lasciato i Guns N'Roses a metà anni '90, si concentrò sul suo progetto blues.

Il rock dà, il rock toglie e lo sa bene Slash quando si tratta di andare a scavare in decenni di eccessi che resero i Guns N'Roses una delle band più pericolose sul pianeta.

A cavallo tra gli anni '80 e gli anni '90, la scena di Los Angeles era costellata da band che sembravano essere i poster boy del lifestyle fatto di sesso, droga e rock'n'roll.

Se gli anni '80 erano stati dominati dai Motley Crue, tra resurrezioni e incidenti mortali, il passaggio di decennio vide emergere prepotente i Guns a rivendicare un trono che sembrava anche stargli stretto.

Di storie matte su Axl Rose e Slash ce ne sono molte - ad esempio quella del chitarrista che corre nudo in un golf club inseguito dagli 'alieni' - ma la realtà dei fatti è che, in alcuni casi, dovevano essere terzi a riportarle.

Slash e i ricordi sbiaditi della sua band blues

Annate vissute a quel ritmo, lasciarono strascichi anche una volta che la band si sciolse formalmente, con Slash che nel 1996 abbandonò i Guns per fare altro, come dare sfogo alla sua passione per il blues, rinvigorita proprio quest'anno con l'uscita dell'album "Orgy Of The Damned".

Dopo aver lasciato i Guns a metà degli anni '90, il chitarrista di origini inglesi pensò di dare una forma diversa alle sue 'scappatine' nei blues bar di tutto il mondo dove si rintanava a jammare insieme ai suoi amici quando era fuori dal palco e formò i Slash's Blues Ball.

La band, messa in piedi insieme a Teddy ‘Big Bag Zig Zag’ Andreadis, Johnny Griparic, Alvino Bennet, Bobby Schneck eDave McLaurin, durò per un paio di anni, nei quali si concentrò solo sul fare concerti blues rock.

Una valvola di sfogo di cui, però, Slash ha ricordi decisamente sbiaditi, come raccontato a People: "Era una roba da ubriaconi e lo facevo solo per il gusto di farlo, non ricordo bene nessuno di quei concerti".

"Quando ho incontrato i ragazzi per la prima volta, un paio di loro suonavano in una band chiamata The Screaming Cocktail Hour, una grande blues band che suonava in club come il Rogie's, il Baked Potato e il Cozy's, tutte piccole venue blues di Los Angeles", ha detto il chitarrista alla testata americana. "Io uscivo con loro, andavamo in giro e poi cominciavamo a suonare alle 22 o alle 23 e andavamo avanti fino alle due del mattino".

Successivamente la cosa è diventata un po' più seria, portando il progetto ad un gradino successivo, e nonostante i ricordi siano poco nitidi, Slash si è servito proprio delle scalette di alcuni di quei concerti per realizzare l'album "Orgy Of The Damned": "Ho coinvolto un altro paio di musicisti e abbiamo fatto lo stesso giro che si è poi trasformato in un vero tour che ci ha portati anche in Europa".


Slash e i 'ricordi sbiaditi' del periodo blues

L'intervista di Slash a Radiofreccia

Slash è stato ospite anche dei microfoni di Radiofreccia, intervistato pochi mesi fa da Cecile B per parlare del suo nuovo album da solista, "Orgy Of the Damned".

Il disco è una raccolta di alcuni classici del blues, realizzati insieme ad ospiti illustri come Brian Johnson degli AC/DC e Steven Tyler degli Aerosmith - rispettivamente voce e armonica del primo singolo Killing Floor - ma anche Iggy Pop e , Beth Hart, Chris Robinson, Gary Clark Jr., Billy Gibbons, Doroty, Paul Rodgers e Demi Lovato.

Parlando a Radiofreccia di come è nata l'idea di un disco blues, Slash ha detto: "Già negli anni '90 avevo una specie di bar band che suonava blues. I Guns non erano proprio il veicolo ideale per quella musica, quindi ogni volta che mi trovavo in qualche città, andavo fuori nei pub a suonare blues, anche con musicisti locali e mi sono detto che mi sarebbe piaciuto fare un disco del genere, un giorno".

Gli impegni di Slash non sono però finiti con lo scioglimento dei Guns N'Roses e - prima della reunion del 2016 - i tanti impegni gli hanno impedito di concentrarsi sul progetto: "Ci sono stati gli Snakepit, i Velvet Revolver, i Conspirators e poi il ritorno dei Guns. Finalmente ho avuto due settimane di riposo e ho pensato di registrare questo disco blues".

A proposito dei nomi scelti per cantare sul disco, Slash ha spiegato che a guidare la selezione sono state le canzoni che aveva pensato di inserire nella tracklist: "Ho coinvolto altri artisti chiedendomi chi sarebbe stato adatto a cantare questa o quella canzone. Per Killing Floor ho pensato subito a Brian e l'ho chiamato e così per tutto il disco. L'unica scelta diversa è stata quella di Iggy perché non era programmata. Sapevo che lui da tempo voleva fare un disco blues e ho pensato che non poteva mancare, quindi l'ho chiamato e lui mi ha detto che gli sarebbe piaciuto cantare Awful Dreams di Lightnin' Hopkins".

Guarda l'intervista integrale di Radiofreccia a Slash a fondo pagina.

SLASH @ Radiofreccia