Stare dietro a Dave Grohl in questi giorni è praticamente impossibile e il cantante dei Foo Fighters ha sfornato una nuova notizia pubblicando il primo brano ufficiale insieme a sua figlia Violet. La canzone è una cover di 'Nausea', brano pubblicato dalla seminale band punk californiana X ed è contenuto nella colonna sonora del nuovo documentario girato da Grohl, "What Drives Us".
Dave e Violet Grohl in Nausea
Le ultime settimane per Dave Grohl sono state a dir poco prolifiche. Tra annunci di biografie, documentari, serie tv e altro, il frontman dei Foo Fighters sta passando un periodo di attività perenne nonostante il tour della band sia stato rinviato al 2022.
Aggiunta più recente in questo senso è stata la sua prima canzone ufficiale pubblicata con sua figlia Violet che, a soli 15 anni, si è unita al padre per una cover di 'Nausea', brano contenuto in "Los Angeles", seminale album di debutto pubblicato nel 1980 dalla punk band californiana X.
La cover è contenuta in "What Drives Us", nuovo documentario realizzato proprio da Dave Grohl per raccontare cosa spinge dei ragazzi a buttarsi su un van, lasciarsi tutto alle spalle e cercare di farsi una carriera come musicisti.
Il rapporto tra Grohl e gli X
La scelta del brano degli X è spiegato da Grohl con uno dei suoi soliti, lunghi racconti attraverso l'account Instagram @davestruestories in cui rivela come aver registrato per la prima volta sua figlia proprio su una cover degli X abbia per lui un significato particolare.
Quando nel 1992 era tornato a casa dal tour mondiale dei Nirvana, racconta Grohl, tra le mille lettere inviate dai fan c'era anche quella di sua nonna, una signora di 83 anni che amava mantenere con il nipote una corrispondenza cartacea. Al suo interno, oltre ai soliti aggiornamenti, inaspettatamente un articolo di giornale che parlava di un concerto degli X nel suo paese e il nome del batterista DJ Bonebrake cerchiato.
Il motivo era che Bonebrake era proprio il cognome da nubile di sua nonna, cosa che le aveva fatto ipotizzare che i due batteristi potessero forse essere parenti e in più Grohl era una grande fan degli X.
Anni dopo Dave si trovò a registrare una canzone con il bassista degli X, John Doe, che gli confermò il sospetto: Bonebrake era davvero il cognome del batterista e non un nome d'arte. Così quando i Foo Fighters suonarono a Los Angeles nel 2007, attraverso Pat Smear fece arrivare un invito a Bonebrake nel tentativo di capire se ci fosse davvero la possibilità di un ricongiungimento familiare.
Quando il batterista degli X raggiunse la band in camerino c'erano anche la madre e la sorella di Grohl e i quattro iniziarono a parlare della possibile parentela per finire la serata salutandosi "con la sensazione di essere un po' più connessi alla stirpe che ci aveva portati lì".
Ecco perché lo speciale rapporto tra Grohl e gli X hanno spinto il frontman dei Foo Fighters a scegliere proprio una cover della band losangelina per registrare per la primissima volta la voce di sua figlia Violet che, tra l'altro, porta anche lo stesso nome della nonna che ha scatenato tutta la vicenda.